Bonus Pubblicità 2022:
come richiederlo

Se sei un’azienda o un libero professionista e vuoi promuovere la tua attività, ma sei intimidito dai costi di realizzazione, approfitta del bonus pubblicità 2022. Il Decreto Rilancio riconfermato per il 2022 il credito d’imposta.
Limitatamente agli anni 2020, 2021 e 2022, il credito d’imposta è concesso nella misura del 50% sul valore degli investimenti effettuati, senza tener conto dell’incremento minimo dell’1% rispetto agli investimenti effettuati nell’arco dell’anno precedente alla richiesta dell’agevolazione. Sulla base delle richieste ricevute, viene stilato un elenco dei beneficiari che possono fruire del credito d’imposta. L’obiettivo? Aiutare aziende e professionisti a crescere attraverso una pubblicità mirata.
Analizziamo i requisiti e le scadenze per poter avere accesso al bonus pubblicità 2022 e quali cambiamenti sono stati apportati rispetto all’anno appena passato.
Bonus pubblicità: cos’è e come richiederlo?
Dal 1° al 31 marzo 2022 è possibile presentare la richiesta per il bonus pubblicità 2022 che, ricordiamo, è un’agevolazione sottoforma di credito d’imposta riservata alle imprese e ai lavori autonomi che intendono investire in campagne pubblicitarie per l’anno 2022 su emittenti televisive e radiofoniche e su stampa periodica e quotidiana, digitale e analogica, purchè regolarmente riconosciute come “testate giornalistiche”.
Il Decreto Sostegni Bis ha riconfermato per l’anno 2022 il credito d’imposta nella misura del 50% sulle spese pubblicitarie, ma per poter usufruirne, bisogna formulare un preventivo degli investimenti da effettuare nel corso dell’anno. Il bonus pubblicità 2022 prevede infatti 2 fasi:
- La prenotazione
- La dichiarazione
Ciò significa che il commercialista, sulla base degli investimenti già effettuati nel 2021 (se esistenti), deve entro marzo 2022 inoltrare una comunicazione telematica relativa all’importo massimo previsionale delle spese pubblicitarie per l’anno in corso tramite il MODELLO predisposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento per l’informazione e l’Editoria.
Alla luce della dichiarazione trasmessa, gli importi massimi erogabili potranno essere uguali o inferiori a quelli preventivati, ma non superiori.

Inizialmente, come da decreto legge n.50/2017, il bonus pubblicità nasce in favore delle imprese e degli autonomi che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie il cui valore superi almeno l’1% degli analoghi investimenti relativi all’anno precedente. In questo caso, il contributo è pari ad un credito di imposta del 75% del valore degli investimenti messi in atto, elevato al 90% in caso di start up, microimprese e piccole e medie imprese.
Tuttavia, nella proroga del 2021/2022, il bonus pubblicità ha subito modifiche sostanziali rispetto agli anni precedenti.
Il beneficio infatti è rivolto a imprese, società sportive dilettantistiche, enti del terzo settore non commerciali e lavoratori autonomi con domicilio fiscale in Italia, anche se in una qualsiasi delle seguenti condizioni:
- Hanno avviato la propria attività nell’anno corrente;
- Hanno effettuato investimenti uguali o minori rispetto all’anno precedente;
- Non hanno effettuato alcun investimento nell’anno precedente.
Il bonus pubblicità viene erogato nella misura unica del 50% del valore degli investimenti pubblicitari, anche se il credito d’imposta effettivo dipende dal numero di richieste ricevute e dalla disponibilità concreta del fondo. Il contributo ammonta a 90 milioni di euro, di cui 65 destinati ai mezzi pubblicitari di stampa, analogici e digitali, e 25 milioni di euro per i canali radiofonici e televisivi.
Il credito può essere impiegato per l’acquisto di spazi pubblicitari sulle testate giornalistiche, stampate e online, e sulle emittenti purché registrate presso il Tribunale e il ROC.
Restano esclusi dal credito d’imposta:
- Volantini periodici in forma cartacea;
- Realizzazione di grafica pubblicitaria;
- Cartellonistica o pubblicità su vetture;
- Pubblicità tramite piattaforme social;
- Acquisto di spazi pubblicitari Google;
- Spot promozionali su schermi nelle sale cinematografiche;
- Pubblicità su affissioni.
Come si trasmette la richiesta?
La modalità di trasmissione della richiesta per il bonus pubblicità 2022 resta invariata rispetto all’anno 2021. Le imprese e i liberi professionisti idonei ad accedere al bonus pubblicità devono inoltrare una comunicazione telematica e trasmetterla attraverso l’area riservata dei servizi online dell’Agenzia delle Entrate, accessibile tramite SPID, Entratel e Fisconline o Carta Nazionale dei Servizi (CNS), nella sezione specifica del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria.
Come si utilizza il bonus pubblicità?
Dal 1° gennaio al 31 gennaio 2023 (quindi l’anno successivo) è possibile presentare la dichiarazione relativa alla somma totale delle fatture effettivamente contabilizzate delle spese pubblicitarie sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 e che hanno i requisiti per essere incluse nel credito d’imposta.
Entro marzo 2023 arriverà la comunicazione ufficiale dal Dipartimento per l’Informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri con l’elenco di tutte le società ammesse al credito e i relativi importi di cui potranno usufruire come credito d’imposta.
Il credito d’imposta può essere fruito in compensazione tramite modulo F24 da trasmettere esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco definitivo dei soggetti aventi diritto al bonus pubblicità 2022.
Sei curioso di sapere qual è la strategia migliore per promuovere la tua azienda? Visita il nostro sito www.papress.it per saperne di più.
Articoli recenti
Categorie articoli

0 commenti